Dal 24 ottobre nei nostri laboratori di Padula e Battipaglia, si effettuano prelievi anche di pomeriggio. Per molte tipologie di esami il digiuno non è necessario.
Gli esami che si possono eseguire con un pasto leggero:
- Ormonali;
- Citologici;
- Infettivologi;
- Oncologici;
- Genetici;
- Allergologici;
- Intolleranze alimentari;
- Coagulazione;
- Profilo vitaminico;
- Autoimmuni;
- Tamponi microbiologici.
Per effettuare i prelievi di pomeriggio non c’è l’obbligo di ricetta e la prenotazione non è necessaria.
Gli orari per effettuare i prelievi pomeridiani sono:
Padula: lun – ven 16:00 – 18:00
Battipaglia : lun – ven 16:00 – 18:00
Hai bisogno di ulteriori chiarimenti e/o informazioni?
Compila i campi di seguito riportati e sarai ricontattato da un nostro collaboratore. Quelli contrassegnati da asterisco sono obbligatori.
Dal mese di Settembre ricominciano tutte le attività sportive ed è estremamente importante sottoporsi a degli esami per controllare che il nostro organismo sia pronto ad effettuare gli sforzi.
Presso il Centro Analisi Biochimica, nelle sue sedi di Padula, Atena Lucana e Battipaglia, per tale motivo, sarà possibile aderire ad un check-up dedicato a tutti gli sportivi ad un costo agevolatissimo.
Praticare una moderata attività sportiva in modo continuativo e a tutte le età è uno strumento di prevenzione indispensabile per ridurre il rischio di insorgenza delle principali patologie croniche:
- migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2;
- riduce i livelli di colesterolo aiutando a prevenire le malattie cardiovascolari;
- riduce il rischio di sviluppare tumori;
- riduce ansia, stress e depressione accrescendo l’autostima, favorendo la gestione dell’ansia e dei diversi impegni quotidiani, soprattutto in giovane età.
Il Checkup Sportivo, è un pacchetto di esami utile a monitorare lo stato di salute di chi desidera intraprendere o già pratica attività sportiva.
Il Checkup analizza, tra le altre cose, i principali parametri di funzionalità epatica e renale ed il bilancio idrico corporeo.
Gli esami inclusi nel Checkup Sportivo sono: emocromo, sodio, potassio, sideremia, creatinina, azotemia, transaminasi ALT/GPT, AST/GOT, GGT, uricemia, ferritina, transferrina, proteina c reattiva, ves, cortisolo sierico ed insulina.
Aderire al check-up di prevenzione è semplice, basta recarsi in una delle sedi del Centro Analisi Biochimica dalle 7 alle 11.30 dal lunedì al sabato a digiuno per effettuare il prelievo del sangue.
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Vi ricordiamo i nostri nuovi orari in vigore:
Padula: lun – ven 07:00 – 13:00 | 16:00 – 18:00 / sabato 07:30 – 13:00 | pomeriggio chiusi
Atena Lucana: lun – sab 07:00 – 12:00 | pomeriggio chiusi
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Finalmente è arrivata l’estate… La bella stagione che porta con sé sole, caldo e le tanto desiderate vacanze. Sicuramente tutti aspetti positivi dietro cui si nasconde però anche la faccia meno piacevole della medaglia…
L’aumento eccessivo delle temperature e l’afa infatti possono essere nemici delle energie a disposizione dell’organismo causando stanchezza, spossatezza, insomma un malessere generale. Il fisico può incontrare serie difficoltà ad affrontare le giornate godendosi tutta la bellezza di questa stagione.
Quando fa molto caldo la temperatura corporea aumenta per effetto sia dell’ambiente circostante che del metabolismo. Tuttavia, l’organismo deve mantenere costante la propria temperatura interna (36-37 gradi) per permettere a tutte le reazioni biochimiche e ai meccanismi fisiologici essenziali per la vita di avvenire in modo ottimale.
Il nostro corpo è in grado di dissipare il calore in eccesso grazie a un processo chiamato termoregolazione, utilizzando diverse strategie, una delle più importanti la sudorazione.
Il sudore non è altro che una soluzione acquosa prodotta dalle ghiandole sudoripare al cui interno sono presenti diversi sali minerali (tra cui potassio e magnesio). Se non prontamente reintegrata, la perdita d’acqua può portare a stati di disidratazione più o meno severa che si manifestano con stanchezza muscolare e spossatezza, difficoltà a concentrarsi accompagnate da possibile riduzione della pressione sanguigna con conseguenze spiacevoli per il benessere dell’organismo.
Per ritrovare l’energia perduta è molto importante prendersi cura del proprio stile di vita e rifornire l’organismo di tutte le sostanze di cui ha bisogno, soprattutto quelle come questi minerali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare, pertanto per evitare una carenza vanno assunti quotidianamente con la dieta o integratori e ovviamente bere tanta acqua per mantenere l’idratazione del corpo.
I minerali però non sono gli unici micronutrienti di cui si ha bisogno quando fa caldo, anche le vitamine sono alleate del benessere perché partecipano a molti processi metabolici.
Per combattere i cali di energia è particolarmente importante avere una buona riserva di vitamina B12, vitamina D ma anche buoni livelli di ferro e zinco.
Secondo la SIOMMMS (Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) l’80% degli italiani ha una carenza di vitamina D dannosa per la nostra salute. Essa infatti può portare a sintomi come stanchezza, mal di testa e debolezza e a lungo andare aumenta il rischio di osteoporosi, fratture ossee e altre malattie.
Una carenza di vitamina B12 aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, disturbi neurologici, anemia causando di conseguenza anche stanchezza, spossatezza.
Tuttavia la carenza di vitamina B12 spesso non ha sintomi evidenti per un lungo periodo di tempo, risultando pertanto ancora più importante il controllo dei suoi livelli sierici prima che si verifichino problemi di salute.
Il Ministero della Salute ha rivelato, tramite uno studio condotto in Italia, che un terzo della popolazione ha basse riserve di ferro. La conseguenza della carenza di ferro può essere l’anemia, che è associata a stanchezza, pallore, pelle secca, unghie fragili e maggiore suscettibilità alle infezioni.
Lo zinco è indispensabile per un buon stato di salute. Una molecola molto versatile: permette ai capelli di crescere e alle ferite di guarire, aiuta il pancreas a creare insulina, stimola anche la produzione di testosterone, attiva determinate proteine per l’aumento della massa muscolare e aiuta a rafforzare il nostro sistema immunitario. Con la sudorazione, sia durante esercizio fisico che per le alte temperature estive, l’organismo perde molto zinco. Senza una giusta reintegrazione il fabbisogno giornaliero non è più soddisfatto.
A tal proposito il centro analisi Biochimica, per tutto il periodo estivo, ha pensato ad un check up per il controllo dei livelli sierici di tutti questi micronutrienti in modo da conoscere lo stato di salute del nostro organismo e far fronte nel migliore dei modi all’arrivo delle alte temperature e goderci il bello della stagione , integrando se necessario con la più opportuna alimentazione e assunzione di integratori sempre sotto consiglio del proprio medico curante.
Risulta Fondamentale il controllo dei livelli di tali sostanze prima dell’integrazione di qualsiasi tipo di integratore.
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La prevenzione è uno degli strumenti essenziali per la diagnosi precoce di molte patologie, perchè consente di riconoscerle e curarle con tempestività.
Quando si parla di check-up, bisogna fare una distinzione tra uomo e donna ed età, perchè ciascun soggetto ha dei punti deboli che è bene tenere sotto controllo.
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In quest’ottica il Centro Analisi Biochimica propone dei check up diversi per lui e per lei, dosponibili anche con prelievo a domicilio gratuito zona Vallo di Diano :
CHECK-UP SALUTE DONNA
CHECK-UP SALUTE UOMO
Vuoi avere maggiori informazioni? Vi ricordiamo che è possibile fruire del pacchetto Checkup lui & lei con la comodità di ricevere un infermeire al proprio domicilio per effettuare il prelievo, incluso nel costo totale del checkup.
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L’arrivo della primavera dà il via ufficiale alla stagione delle allergie.
Le malattie allergiche respiratorie rappresentano un argomento di grande attualità e interesse scientifico a causa della loro elevata prevalenza e di un’incidenza in continuo aumento nella popolazione generale.
Dal punto di vista patogenetico le allergie respiratorie si sviluppano a seguito dell’attivazione di una risposta del sistema immunitario indotta da molecole aero-disperse definite allergeni inalanti.
Gli allergeni inalanti si differenziano in stagionali, ossia pollini di erbe, alberi, graminacee e perenni, tipici dell’ambiente indoor, quali derivati epidermici degli acari della polvere, degli animali domestici (cane, gatto).
La frequenza di sensibilizzazione ad allergeni inalanti, cioè la produzione di anticorpi specifici IgE dopo la prima esposizione dell’organismo all’allergene, in Europa, si attesta intorno al 40% della popolazione. In Italia la prevalenza stimata è fra il 16 e il 25% della popolazione. La patologia, causata da una reazione IgE-mediata verso allergeni inalanti, determina un’infiammazione della mucosa nasale.
La riesposizione all’allergene verso cui un soggetto è sensibilizzato, attraverso il legame con le IgE adese a un tipo di cellule residenti nella mucosa nasale, induce il rilascio di sostanze neuroattive e vasoattive (istamina, prostaglandina D2 ), responsabili dei sintomi nasali che compaiono in pochi minuti.
Per quantificare gli anticorpi verso un dato allergene abbiamo a disposizione la ricerca delle IgE specifiche per allergeni stagionali e perenni effettuata tramite un prelievo di sangue.
A tale proposito il Centro Analisi Biochimica propone per tutto il mese di Maggio uno screening per la ricerca di anticorpi verso allergeni inalanti.
In particolare lo screening prevede diverse mix di allergeni: MIX ambientale, graminacee,erbe e alberi. L’analisi di un determinato mix offre la possibilità di indagare verso più allergeni contemporaneamente.
Nello specifico:
MIX AMBIENTALE: (drmatoph. Pteronyssinus, deermatoph. farinae, Epitelio gatto, Epitelio cane)
MIX GRAMINACEE: (Erba mazzolina, Paleo dei prati, Logliarella, Coda di topo, Gramigna dei prati)
MIX ERBE: (Artemisiifolia, Assenzio selvatico, Farinaccio selvatico, Erba kali)
MIX ALBERI: (Acero, Betulla, Quercia bianca, Ulmus americana, Noce).
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Le cefalee, termine medico che comprende tutti i tipi di mal di testa, sono tra le patologie più frequenti e comuni nella popolazione. Si distinguono genericamente in forme primarie senza un’apparente causa scatenante e forme secondarie ad una condizione ben definita, ad esempio un’infezione o un’infiammazione. Tra le cefalee primarie troviamo l’emicrania; malattia neurologica considerata la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Interessa il 12%-17% della popolazione, con una netta prevalenza per il sesso femminile (il rapporto donna/uomo è di circa 3 a 1).
L’emicrania è una malattia caratterizzata da attacchi episodici di cefalea di varia intensità, con dolore pulsante generalmente unilaterale (in un solo lato della testa). Gli attacchi possono durare da poche ore fino a tre giorni e sono accompagnati da fenomeni di nausea, vomito, fotofobia o ipersensibilità ai rumori. Molteplici possono essere le cause dell’emicrania, tra cui anche mutazioni genetiche.
Un meccanismo ben conosciuto riguarda un’insufficiente produzione dell’enzima Diaminossidasi (DAO), con la conseguente incapacità, da parte dell’organismo, di neutralizzare l’eccesso di istamina presente nel corpo, che resta dunque attiva. L’attivazione dell’istamina causa una serie di fenomeni vascolari, che possono sfociare in un attacco di emicrania. L’istamina è una sostanza che viene regolarmente prodotta dal nostro organismo all’interno di cellule che appartengono al sistema immunitario. E’ un mediatore chimico che all’interno del nostro corpo svolge due importanti funzioni: mediatore delle reazioni infiammatorie e allergiche e neurotrasmettitore.
Oggi è possibile valutare con un test di laboratorio effettuato su un semplice campione di sangue, l’attività dell’enzima diaminossidasi (DAO) responsabile del metabolismo dell’istamina e, quindi, la capacità del nostro organismo di degradare tale sostanza.
L’intolleranza all’istamina è proprio quella condizione che si verifica quando vi è un disequilibrio tra accumulo e degradazione di istamina nel nostro organismo.
Il DAO test è consigliato a tutte quelle persone che presentano più sintomi riconducibili all’intolleranza all’istamina , persone che soffrono di:
- Frequenti mal di testa e/o emicranie;
- Respiro rumoroso;
- Edemi;
- Occhi gonfi;
- Sfoghi cutanei;
- Disordini gastrointestinali;
Oltre ad essere prodotta dal nostro organismo, l’istamina, viene assunta anche attraverso l’alimentazione, infatti, è contenuta in diversi cibi quali: pomodori, crauti, spinaci, frutta (banana matura, kiwi, fragola, agrumi), pesce in scatola e affumicato, ketchup e salsa di soia, crostacei e frutti di mare, insaccati, formaggi a lunga stagionatura come il parmigiano, emmental, formaggio di montagna, bevande alcoliche , cioccolato e cacao.
Le persone con intolleranza all’istamina dovrebbero quindi evitare gli alimenti che contengono grandi quantità della sostanza.
L’emicrania esercita un impatto molto severo sulle attività quotidiane domestiche, scolastiche, lavorative e di svago pertanto l’eventuale identificazione di una riduzione dell’enzima DAO come fattore scatenante dell’emicrania permette un efficace trattamento preventivo della malattia, con un conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente.
Un aiuto efficace può essere rappresentato dall’assunzione di enzima DAO esogeno sotto forma di integratore alimentare sempre sotto indicazione del medico curante.
Per poter effettuare il test è necessario sospendere temporaneamente la somministrazione di farmaci che possano inibire l’enzima DAO (tra cui gli antiinfiammatori, antidepressivi, diuretici, antibiotici, procinetici, mucolitici, neurolettici e altri);
Inoltre la sintesi placentaria dell’enzima DAO è la causa per cui gli attacchi di emicrania diminuiscono durante la gravidanza, per cui è sconsigliata l’esecuzione di tale esame in gravidanza.
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La determinazione quantitativa della Calprotectina fecale è un metodo semplice ed accurato per la diagnosi di laboratorio delle malattie infiammatorie croniche intestinali.
La Calprotectina è una proteina che si trova in quantità rilevante all’interno dei granuli citoplasmatici dei leucociti neutrofili con attività batteriostatica e micostatica che suggeriscono un ruolo rilevante della stessa nelle funzioni difensive dell’organismo.
Dal momento che i processi infiammatori dell’organismo si accompagnano, generalmente, ad un accumulo soprattutto di leucociti neutrofili nei tessuti infiammati, questa proteina viene utilizzata come un marcatore indiretto di infiammazione. I livelli di Calprotectina riflettono lo stato infiammatorio del distretto specifico in cui la si va a misurare; in particolare il dosaggio della Calprotectina fecale rappresenta un parametro per valutare la presenza di un processo infiammatorio a carico della mucosa intestinale.
Studi recenti hanno confermato che la ricerca della Calprotectina fecale in pazienti con sintomi quali diarrea, dolori addominali, meteorismo, alternanza dell’alvo (diarrea/stipsi) rappresenta un valido supporto per la diagnosi differenziale tra la sindrome dell’intestino irritabile (valori di Calprotectina fecale nella norma) e quelle patologie con processo infiammatorio a carico dell’ intestino quali malattie infiammatorie croniche intestinali: rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn, condizioni nelle quali i valori di calprotectina fecale si innalzano molto significativamente. La determinazione della calprotectina fecale, inoltre, viene utilizzata anche per il monitoraggio dell’evoluzione della patologia già diagnosticata.
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Dall’inizio della pandemia ad oggi, la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2 ha assunto significati sempre diversi.
Inizialmente i test sierologici, con dosaggio degli anticorpi sia IgG che IgM, venivano richiesti per verificare un’eventuale infezione in corso o dopo il superamento della malattia per verificare l’eventuale copertura anticorpale.
Con l’avvio della campagna vaccinale le metodiche per la rilevazione delle IgG si sono cosi affinate che , dopo 15-20 giorni dalla somministrazione del vaccino è possibile ricercare ed evidenziare la presenza di anticorpi specifici prodotti dal sistema immunitario.
Il virus SARS-CoV-2 ha diversi siti in grado di provocare una risposta anticorpale: le glicoproteine S (Proteina Spike), proteine di membrana M, proteine di nucleocapside N. La maggior parte dei soggetti infettati dal virus responsabile del COVID-19 sviluppa anticorpi specifici contro queste proteine virali e da un punto di vista diagnostico particolarmente rilevanti sono quelli diretti contro la proteina Spike e la proteina N.
La proteina Spike rappresenta la “chiave” che permette l’accesso del virus alle cellule dell’organismo causando infezione.il sistema immunitario con l’attivazione dei linfociti B risponde all’infezione con la produzione di anticorpi NEUTRALIZZANTI (risposta immunitaria umorale) in grado di legarsi in modo specifico alla proteina spike e contrastando il virus neutralizzandone la capacità infettiva.
La somministrazione del vaccino determina la produzione dei SOLI anticorpi anti proteina Spike pertanto il dosaggio degli anticorpi IgG anti spike è indicato soprattutto per la verifica ed il monitoraggio dell’efficacia vaccinale.
Tale test diagnostico può dare esito POSITIVO (con dosaggio IgG superiore al valore di riferimento) indicando una protezione da un punto di vista immunitario del soggetto avuta grazie alla somministrazione vaccinale o in seguito ad una reale infezione passata e quindi contatto con il virus.
Contrariamente un esito NEGATIVO indica che il soggetto non è mai venuto a contatto con il virus né è stato mai vaccinato, oppure come avviene in alcuni casi non sviluppa immunità.
Poiché i vaccini attualmente in uso in Italia inducono la produzione di soli anticorpi anti spike, il test non è utile per valutare se un soggetto vaccinato è venuto in contatto con il virus.
A tale scopo assume particolare importanza il dosaggio degli anticorpi anti proteina N. Questi anticorpi sono in grado di riconoscere il nucleocapside N, vengono infatti prodotti solo in seguito all’infezione naturale. I vaccini non espongono al sistema immunitario altre strutture proteiche del virus come, appunto, il nucleocapside oltre alla proteina spike.
Pertanto il dosaggio anticorpi anti N con esito positivo conferma una precedente infezione naturale, a differenza di un esito negativo che va ad escludere un qualsiasi contatto con il virus.
Il tema della durata dell’immunità data dagli anticorpi resta tuttora uno dei più discussi a livelli scientifico ma ad oggi non vi è ancora alcuna risposta definitiva. Tuttavia alcuni recenti studi hanno dimostrato che, sebbene la persistenza degli anticorpi diminuisca nel corso dei mesi, la memoria immunologica da parte dei linfociti B e T sembri perdurare più a lungo nel tempo, probabilmente fino ad alcuni mesi dopo l’infezione.
Nella tabella sono riportate in modo sintetico le diverse chiavi di lettura dei test:
È importante tener presente che risultati ottenuti con test che utilizzano metodologie diverse potrebbero non essere confrontabile come valori numerici.
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Padula: lun – ven 07:00 – 13:00 | 16:00 – 18:00 / sabato 07:00 – 13:00 | pomeriggio chiusi
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IL COVID 19 colpisce più aree del nostro corpo, dando origine a patologie polmonari, cardiologiche, renali, epatiche e muscolari.
Nei nostri laboratori di Padula, Atena Lucana e Battipaglia è possibile effettuare, oltre agli altri esami per il contenimento della diffusione del virus, anche un – a tariffa agevolata, con refertazione rapida.
E’ ben noto che questo virus colpisce più aree del nostro corpo dando origine a patologie a livello polmonare, a livello cardiologico, a livello renale, a livello epatico e a livello muscolare.
Si è visto che, a distanza di tempo, in alcuni pazienti permangono sintomi di varia natura, più o meno gravi. Questa condizione è nota come sindrome post- covid, o long covid.
Nello specifico, il check-up post-covid, attraverso prelievo di sangue, va a valutare:
- LIVELLO DI IMMUNITA’ rispetto all’infezione da Sars-Cov2: presenza anticorpi neutralizzanti anti-IgG.
- FUNZIONALITA’ EMOPOIETICA: Emocromo con formula.
- INDICE INFIAMMATORIO: pcr (proteina C Reattiva).
- FUNZIONALITA’ RENALE: creatinina, eGfr (azotemia, sodio e potassio)
- COAGULAZIONE: PT, PTT e D-dimero.
- METABOLISMO VITAMINICO: D.
- FUNZIONALITA’ CARDIACA: LDH, CKMB, Omocisteina.
I risultati saranno disponibili in tempi brevi.
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Dopo la somministrazione del vaccino anti Covid-19, è consigliato effettuare un test sierologico per determinare e monitorare gli anticorpi anti Covid-19, compresi gli anticorpi anti proteina spike, che il tuo organismo ha prodotto.
Perchè è importante eseguire il test sierologico post vaccino anti Covid-19?
Dopo la somministrazione del vaccino è importante conoscere la quantità di anticorpi anti proteina spike che il nostro organismo ha sviluppato. Maggiore è la quantità di anticorpi e minore è il rischio di contrarre il Covid-19.
Gli anticorpi anti proteina spike possono diminuire nel tempo?
Sì, secondo alcuni studi gli anticorpi anti proteina spike tendono a diminuire; la quantità e la velocità di diminuzione cambiano da un soggetto all’altro.
Monitorarli periodicamente, tramite il test sierologico, ci aiuta a capire l’andamento degli anticorpi ed il grado attuale di immunizzazione dal virus.
Cosa si può fare?
Per monitorare i tuoi anticorpi anti proteina spike, post vaccino, abbiamo pensato a dei pacchetti di monitoraggio periodico.
Per ulteriori informazioni su cosa abbiamo riservato per te e per la tua salute, compila i campi di seguito riportati, sarai ricontattato da un nostro responsabile.
Puoi anche telefonare allo 0975 74208 dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dal lunedì al venerdì dalle ore 16:00 alle ore 18:00 o più semplicemente inviarci un messaggio WhatsApp cliccando sul pulsante di seguito.
CHIAMACI WHATSAPPGuarda il video per conoscere il test sierologico per individuazione anticorpi anti proteina spike del SARS-CoV-2.