L’arrivo della primavera dà il via ufficiale alla stagione delle allergie.
Le malattie allergiche respiratorie rappresentano un argomento di grande attualità e interesse scientifico a causa della loro elevata prevalenza e di un’incidenza in continuo aumento nella popolazione generale.
Dal punto di vista patogenetico le allergie respiratorie si sviluppano a seguito dell’attivazione di una risposta del sistema immunitario indotta da molecole aero-disperse definite allergeni inalanti.
Gli allergeni inalanti si differenziano in stagionali, ossia pollini di erbe, alberi, graminacee e perenni, tipici dell’ambiente indoor, quali derivati epidermici degli acari della polvere, degli animali domestici (cane, gatto).
La frequenza di sensibilizzazione ad allergeni inalanti, cioè la produzione di anticorpi specifici IgE dopo la prima esposizione dell’organismo all’allergene, in Europa, si attesta intorno al 40% della popolazione. In Italia la prevalenza stimata è fra il 16 e il 25% della popolazione. La patologia, causata da una reazione IgE-mediata verso allergeni inalanti, determina un’infiammazione della mucosa nasale.
La riesposizione all’allergene verso cui un soggetto è sensibilizzato, attraverso il legame con le IgE adese a un tipo di cellule residenti nella mucosa nasale, induce il rilascio di sostanze neuroattive e vasoattive (istamina, prostaglandina D2 ), responsabili dei sintomi nasali che compaiono in pochi minuti.
Per quantificare gli anticorpi verso un dato allergene abbiamo a disposizione la ricerca delle IgE specifiche per allergeni stagionali e perenni effettuata tramite un prelievo di sangue.
A tale proposito il Centro Analisi Biochimica propone per tutto il mese di Maggio uno screening per la ricerca di anticorpi verso allergeni inalanti.
In particolare lo screening prevede diverse mix di allergeni: MIX ambientale, graminacee,erbe e alberi. L’analisi di un determinato mix offre la possibilità di indagare verso più allergeni contemporaneamente.
Nello specifico:
MIX AMBIENTALE: (drmatoph. Pteronyssinus, deermatoph. farinae, Epitelio gatto, Epitelio cane)
MIX GRAMINACEE: (Erba mazzolina, Paleo dei prati, Logliarella, Coda di topo, Gramigna dei prati)
MIX ERBE: (Artemisiifolia, Assenzio selvatico, Farinaccio selvatico, Erba kali)
MIX ALBERI: (Acero, Betulla, Quercia bianca, Ulmus americana, Noce).
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Padula: lun – ven 07:00 – 13:00 | 16:00 – 18:00 / sabato 07:30 – 13:00 | pomeriggio chiusi
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L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da un’elevata fragilità delle ossa che compongono lo scheletro, in cui l’architettura del tessuto osseo risulta alterata ed indebolita e pertanto aumenta il rischio di incorrere in fratture.
Si stima che in Italia ne siano colpiti quasi 5 milioni di persone, in gran parte donne e anziani e con l’aumento dell’aspettativa di vita anche gli uomini ne sono colpiti.
Spesso, tuttavia, non viene diagnosticata né trattata in quanto non presenta alcun sintomo, a differenza di quello che comunemente si crede, infatti, è una condizione che non provoca dolore finché non si complica con una frattura.
L’osteoporosi può dipendere da molti fattori :età avanzata, menopausa, inattività fisica, carenza di vitamina D ecc.
Ricordiamo che l’osso è un tessuto vivo e complesso che si modifica continuamente e continuamente si ripara. Questa continua attività di trasformazione e rimodellamento ha lo scopo di rendere le ossa più idonee alle esigenze funzionali delle varie età.
Il calcio è il micronutriente più importante che interviene insieme al fosforo in questo rimodellamento continuo pertanto ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
Oltre al calcio altri due alleati preziosi sono il sole e la vitamina D. La vitamina D aiuta il corpo ad assorbire il calcio proveniente dai cibi ingeriti ed agisce nei processi di rimodellamento osseo. Per soddisfare il nostro fabbisogno di vitamina D è fondamentale l’esposizione alla luce solare, perché è grazie al sole che il nostro corpo è in grado di produrla.
Risulta quindi fondamentale sottoporre a esami di screening tutta la popolazione a rischio, così da individuare precocemente l’osteoporosi e iniziare il trattamento prima che insorgano complicanze e fratture.
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In prossimità delle festività natalizie e soprattutto dopo un lungo periodo vissuto nell’incertezza, nella paura e costretti a mantenere le distanze dagli altri a causa della pandemia da Covid-19, il nostro Centro Analisi Biochimica, vi resta accanto, consentendovi di effettuare, in forma gratuita, un controllo della funzionalità tiroidea, con il dosaggio dell’ormone del TSH. L’iniziativa è rivolta a tutti, in particolare alle persone con familiarità per patologie tiroidee e a quelle che accusano sintomi legati all’ipertiroidismo, quali tachicardia, nervosismo, insonnia o un ingrossamento della ghiandola tiroidea.
Dopo l’iniziativa del tampone solidale dello scorso anno, restando in quella che è la nostra mission ovvero divulgare la cultura della prevenzione, vogliamo omaggiarvi dell’esame del TSH, per il controllo della funzionalità tiroidea attraverso il dosaggio dell’ormone. Aderire all’iniziativa completamente gratuita è semplice, basta recarsi in una delle nostre sedi dalle ore 7:00 alle ore 11:30, dal lunedì al sabato e sarà valida dal 20 al 31 dicembre 2021. Ricordandovi sempre che #lalineagiustèprevenire, auguriamo un sereno Natale circondati sempre dal calore delle persone che ci stanno a cuore.
La tiroide, una piccola ghiandola endocrina situata alla base del collo che secerne gli ormoni tiroidei FT3 e FT4, preziosa per la regolazione di numerose funzioni del metabolismo, tra cui lo sviluppo del sistema nervoso, l’accrescimento corporeo e l’attività cardiovascolare. Si stima che in Italia più di 6 milioni di persone siano affette da problemi legati alla ghiandola tiroidea, dei quali il 15 per cento anziani. Soggetti particolarmente a rischio sono anche le donne, tra i 30 e i 50 anni,
Per poter funzionare correttamente, la tiroide necessita di un adeguato apporto nutrizionale giornaliero di iodio, pertanto la causa più frequente di patologia tiroidea risulta essere proprio la carenza alimentare di iodio. La ghiandola tiroidea può essere interessata da diverse malattie dette tireopatie, come l’ipertiroidismo, che si verifica quando la ghiandola produce una quantità eccessiva di ormoni, l’ipotiroidismo, una condizione in cui la produzione di ormoni è insufficiente, ma anche noduli e neoplasie. Nelle fasi iniziali, l’unico sintomo evidente di una patologia legata alla tiroide è legato al suo ingrossamento, probabilmente in seguito a una riduzione di ormoni tiroidei e quindi a un’aumentata stimolazione tireotropinica.
Nelle fasi successive, si possono formare anche dei noduli che, nel 95% dei casi, si rivelano di natura benigna. I sintomi e i segni legati alle tireopatie sono spesso leggeri e insidiosi, possono essere colpiti vari sistemi d’organo; un’ eccessiva produzione di ormoni tiroidei porta a sintomi come irrequietezza, nervosismo, irritabilità, aumento della sudorazione, ansia, difficoltà a dormire, pelle, capelli e unghie fragili, debolezza muscolare, perdita di peso. Una produzione insufficiente di ormoni tiroidei porta a sintomi quali: fatica, maggiore sensibilità al freddo, problemi di memoria, depressione, aumento di peso, debolezza.
La valutazione della funzionalità tiroidea si avvale di una serie di test che possono essere richiesti al fine di diagnosticare anche eventuali disordini tiroidee, ruolo fondamentale nello screening delle tireopatie è ricoperto dal dosaggio del TSH, ormone ipofisario regolante la funzionalità tiroidea.
I livelli di TSH infatti risentono sensibilmente di alterazioni di tale funzionalità rispondendo con attività compensatorie. Un’insufficiente attività tiroidea stimola la ghiandola ipofisaria ad aumentare i livelli di TSH con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la produzione degli ormoni tiroidei. Viceversa una tiroide iperfunzionante determina un abbassamento dei livelli di TSH con conseguente riduzione della sua attività stimolatoria dell’attività della ghiandola tiroidea. Ne consegue come già solo il dosaggio del TSH rappresenta una spia di alterazione della funzionalità tiroidea.
A tale scopo il Centro Analisi Biochimica, al fine di sensibilizzare la popolazione alla prevenzione delle disfunzioni tiroidee, omaggia tutte le persone di un controllo gratuito della funzionalità tiroidea con dosaggio dell’ormone TSH.
“Voler bene” alla propria tiroide, significa prevenire e diagnosticare precocemente le malattie che la colpiscono ripristinando il benessere della persona.
#LaLineaGiustaèPrevenire
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Se sei impossibilitato a recarti nella nostra sede di Padula per qualsiasi motivo, anche a causa del problema di viabilità dovuto alla chiusura del ponte che collega Sassano con Padula, ricordiamo che è disponibile esclusivamente per te il servizio di prelievo a domicilio!!!
Uno staff infermieristico si recherà personalmente, in totale sicurezza, a casa tua per effettuare il prelievo in maniera del tutto gratuita. Sarà possibile aderire alle nostre campagne di screening, effettuare esami specifici (es. genetica ecc.) oltre ad effettuare i classici esami di routine con e senza ricetta medica.
Entro le 24h (ad esclusione per esami di genetica e specifici), il referto si potrà scaricare comodamente da casa, andando sul nostro sito www.centroanalisibiochimica.it nell’area REFERTI ON LINE.
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Con l’ingresso del mese di giugno ha preso il via la campagna di prevenzione del fegato con screening epatologici presso il Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica nei laboratori analisi di Padula, Atena Lucana, Olevano sul Tusciano e Piaggine. Grazie alle analisi delle transaminasi, bilirubina totale diretta e frazionata, gamma GT sarà possibile individuare probabili disfunzioni del fegato e di altri organi collegati.
Diagnosi, prevenzione e sensibilizzazione, come sempre, alla base del lavoro del Centro Analisi Biochimica: per tutto il mese di giugno sarà possibile sottoporsi allo screening dedicato all’epatologia.
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero telefonico e fax 0975/74208 – email: info@laboratoriobiochimica.it.
Ha preso il via la campagna di prevenzione del diabete presso il Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica nei laboratori analisi di Padula, Atena Lucana, Olevano sul Tusciano e Piaggine. Grazie alle analisi della glicemia, emoglobina glicata, insulina e indice homa sarà possibile individuare i casi di diabete non ancora diagnosticati per i quali è consigliata una visita dal medico e individuare i soggetti a rischio, che possono evitare la progressione verso la malattia adottando le giuste cautele.
Diagnosi, prevenzione e sensibilizzazione, come sempre, alla base del lavoro del Centro Analisi Biochimica: per tutto il mese di maggio sarà possibile sottoporsi allo screening dedicato al diabete.
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero telefonico e fax 0975/74208 – email: info@laboratoriobiochimica.it.
Continuano le iniziative volte alla prevenzione presso il Centro Analisi Chimico Cliniche “Biochimica” del dott. Virginio Albanese. Il mese di aprile è stato dedicato alla campagna di prevenzione della dislipidemia e cioè l’alterazione dei livelli ematici dei lipidi. Presso le sedi del Centro Analisi di Padula, Atena Lucana, Piaggine ed Olevano sul Tusciano sarà possibile effettuare, infatti, un controllo del colesterolo totale, dell’HDL, LDL e dei trigliceridi. Ne abbiamo parlato con il dottore Marco Cerone del Centro Analisi Chimico Cliniche “Biochimica”.
“La dislipidemia è un’alterazione dei livelli ematici dei lipidi – ha detto il dott. Cerone – i grassi ematici di comune interesse clinico sono il colesterolo, comprese le due frazioni associate alle diverse lipoproteine, HDL ed LDL, ed i trigliceridi. Esiste una correlazione tra dislipidemia e aterosclerosi, fenomeno patologico che consiste nella formazione di placche (placche aterosclerotiche) che occludono le arterie. Tali ostruzioni hanno un carattere instabile e possono liberare frammenti che, circolando lungo le arterie, possono occludere vasi di calibro inferiore causando problematiche ischemiche come ictus ed infarto in dipendenza della sede nella quale tale occlusione occorre. In particolare – ha continuato il dott. Marco Cerone – il colesterolo sembra essere il principale responsabile dell’insorgenza dell’aterosclerosi; infatti, la sua natura solida, cristallina, gli conferisce la capacità di depositarsi lungo le pareti delle arterie avviando il processo aterosclerotico. Va precisato che la frazione HDL, risulta possedere in tale ambito patologico, un ruolo protettivo; infatti è ampiamente riconosciuta la sua capacità di “pulizia” delle arterie attuata nel trasporto di colesterolo dalla periferia al fegato. I trigliceridi, invece, sembrano avere un ruolo di tipo indiretto nella patologia aterosclerotica; in particolare ad un’ipertrigliceridemia spesso si associa una diminuzione dei livelli della frazione HDL del colesterolo con conseguente riduzione dell’apporto protettivo che tale frazione opera“.
“Le cause della dislipidemia – ha concluso – possono essere suddivise tra la componente di tipo genetica, costituzionale, e quella di carattere ambientale, alimentare. Va precisato, e soprattutto per l’ipercolesterolemia, che quanto più importante è la dislipidemia tanto maggiore è il peso del contributo genetico, e tanto più relativo, se non addirittura irrilevante, risulta essere quello del fattore alimentare“.