La Linea giusta è PREVENIRE, con questo slogan continuano le iniziative di prevenzione promosse dal Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica.
Ricordiamo che la prevenzione è fondamentale innanzitutto per lo stato di salute della persona ma soprattutto per la diagnosi precoce e screening di molte patologie. Oggi questo è possibile grazie ad esami sempre più precisi e meno invasivi ma anche alle risposte più rapide ed efficaci.
Il mese di aprile è dedicato ai programmi di prevenzione della tiroide. A descrivere la campagna esami sierologici che analizzano i principali parametri della funzionalità tiroidea: TSH,FT3 e FT4.
Inoltre,in caso di alterazione di tali valori, è possibile approfondire con specifica e accurata ecografia.
La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, costituita da due lobi che definiscono una forma di farfalla, situata nella parte anteriore del collo.
La tiroide viene stimolata a produrre FT3 e FT4 dall’ormone TSH prodotto dall’ipofisi, una ghiandola posta all’interno del cranio che controlla tutte le ghiandole dell’organismo.
Attraverso la sintesi di questi ormoni tiroidei, la tiroide controlla molte delle funzioni del nostro corpo
- influenza la respirazione
- il battito cardiaco
- la temperatura corporea
- lo sviluppo del sistema nervoso centrale
- l’accrescimento corporeo
A CHI E’ RIVOLTA?
Tutti possono recarsi presso una delle nostre sedi ed aderire a questa iniziativa; uomo,donna di qualsiasi età soprattutto perchè le disfunzioni tiroidee sono molto frequenti e spesso asintomatiche. Se valutiamo i principali fattori di rischio per lo sviluppo di una patologia tiroidea allora si considera un’età superiore ai 50 anni; ereditarietà per patologie tiroidee, il fumo, fattore che aumenta il rischio di sviluppare una malattia tiroidea autoimmune. Se poi consideriamo i sintomi riconducibili a tireopatie, quindi disfunzioni della tiroide caratterizzate dall’alterazione dei livelli degli ormoni tiroidei nel sangue, allora la presenza di ansia, iperattività, perdita di peso, aumento dei battiti cardiaci possono essere associati a una condizione di ipertiroidismo con una bassa concentrazione del TSH e alti valori di FT3 e FT4. Viceversa si parla di ipotiroidismo quando il valore di TSH è elevato e i livelli degli ormoni sono bassi,condizione associata a una minore funzionalità della tiroide. L’ipotiroidismo non trattato può causare una serie di problemi,quali obesità,infertilità e problemi cardiologici.
Esistono altre patologie legate alla tiroide?
Nella tiroide, si possono formare dei noduli, cioè piccole formazioni solide o piene di liquido. Rientrano tra le patologie endocrine più frequenti e spesso non sono nemmeno gravi, di solito vengono scoperti in modo casuale.
Un’altra malattia che può interessare la tiroide è il gozzo, cioè un aumento del volume della ghiandola. Nella maggior parte dei casi il gozzo è piccolo e non dà alcun sintomo, ma può aumentare in modo significativo con disturbi alla respirazione e alla deglutinazione. Infine, la tiroide può infiammarsi e dare una tiroidite.
PUNTI PRELIEVO E ORARI
È possibile recarsi dal lunedi al sabato presso la nostra sede di Padula dalle ore 7.30 alle 12.00, o presso la sede di Atena Lucana dalle ore 7.30 alle 11.00. Sarà necessario un semplice prelievo di sangue per poter usufruire di questa campagna a tariffe agevolate.
Tutte le nostre prossime iniziative per la tua salute!
Centro Analisi Biochimica ti offre la possibilità di scaricare i referti di analisi di laboratorio gratuitamente e comodamente da casa tua. Il servizio è disponibile in ogni momento della giornata e in qualsiasi giorno della settimana, da qualunque dispositivo connesso alla rete internet, senza la necessità di recarsi in uno dei nostri centri.
All’accettazione prima del prelievo, compila l’apposito modulo e richiedi le credenziali di accesso che dovrai conservare con cura. Per usufruire del servizio devi essere possessore di un indirizzo email.
Accedi al servizio
Continua con successo, al Centro Analisi Biochimica del dott. Virginio Albanese, la campagna di prevenzione “La Linea giusta è prevenire . Per questo mese di settembre, presso le sedi di Padula, Atena Lucana ed Olevano sul Tusciano è possibile effettuare uno screening sulle malattie renali con un controllo della dell’azotemia, creatinina, filtrato glomerulare e l’esame chimico fisico delle urine. A parlane è stata la dottoressa Roberta Rubino, biologa nutrizionista.
“I reni – ha spiegato la dottoressa Rubino – sono considerati i depuratori del corpo umano, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio idroelettrico e all’escrezione di sostanze estranee all’interno dell’organismo. In presenza di malattia ai reni tale equilibrio è compromesso, generando danni che se non curati in tempo diventano irreversibili”.
“Per prima cosa, è fondamentale effettuare test di screening di parametri quali azotemia, creatinina, esame urine, filtrato glomerulare, e successivamente intervenire, in caso di alterazioni, con un trattamento mirato per prevenire o ritardare sia una condizione di insufficienza renale acuta o cronica, sia la comparsa di ipertensione e/o diabete a cui spesso la malattia renale è associata – ha aggiunto – un ruolo fondamentale, nell’alleviare il lavoro dei reni già compromessi, è svolto dalla dieta che costituisce, dunque, la prima forma di prevenzione. Gli obiettivi della dieta sono: rallentare la progressione della malattia renale, prevenire e controllare le alterazioni metaboliche e mantenere o raggiungere un buono stato di salute, evitando la malnutrizione.
LA DIETA
L’alimentazione consigliata deve contenere un basso apporto di proteine, sodio, fosforo e potassio.
Proteine
A seconda dello stadio della malattia verrà scelto un programma nutrizionale differente: dieta ipoproteica classica( 0,6-0,8 gr/kg/die); dieta fortemente ipoproteica supplementata (0,3 gr/kg/die + miscela di idrossiacidi e chetoacidi); dieta vegetariana con proteine complementari (0,7 gr/kg/die solo da prodotti vegetali)
Fosforo
Elevati valori di fosforo nel sangue sono correlati all’aumento del rischio di mortalità e di progressione della malattia. Per ridurre il fosforo alimentare è fondamentale scegliere gli alimenti che ne contengano una ridotta quantità:
- 1 vasetto di yogurt (P=108,8 mg); 1 bicchiere di latte di soia (P=94 mg); 1 cucchiaino di parmigiano (P=40 mg); 1 porzione media da 150 gr a crudo: tonno(369 mg), salmone (375 mg), trota (330 mg); sogliola (292 mg), merluzzo (291 mg), orata(187,5 mg);
- 1 porzione di 80 gr a crudo di: riso brillato(96 mg), riso integrale (248 mg), pasta (132 mg), pasta integrale (264 mg), pane comune (61 mg), pane integrale (144 mg); 100 gr di prosciutto cotto senza polifosfati (194 mg); 1 uovo di gallina (107 mg).
E’ inoltre fondamentale – ha continuato – anche ridurre le porzioni dei piatti: 150 gr pasta (P=345 mg), 200 gr pasta (P= 472 mg), 100 gr pasta (P=296 mg).
Al fine di ridurre ulteriormente il quantitativo di fosforo negli alimenti è possibile tenerli a bagno e per 8-9 ore in frigo prima della cottura, preferendo poi la bollitura in abbondante acqua (riduzione di P del 50%) da cambiare a metà cottura.
E’ inoltre importante imparare a leggere le etichette per evitare il consumo di prodotti ricchi di additivi a base di fosforo presenti in bibite gasate, in particolare coca cola, piatti pronti, formaggi, prodotti da forno, dolciumi, carne in scatola, prosciutto cotto, prodotti impanati, patatine fritte, gomme masticanti.
Potassio
Per ridurre il potassio alimentare si consiglia di:
- bollire gli alimenti in abbondante acqua (riduzione di potassio del 30%)
- togliere la buccia
- tagliare a pezzetti
- lasciare in ammollo e lavare in abbondante acqua
- cambiare l’acqua di cottura.
Sodio
Il sodio è presente in molti alimenti e in grandi quantità – ha concluso la dottoressa Roberta Rubino – occorre fare molta attenzione al sale da cucina, evitare dadi da brodo, ridurre quantità e frequenza di consumo di salumi e affettati in genere, alimenti in salamoia (capperi, olive, carni e pesci in scatola) e formaggi”.
L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da un’elevata fragilità delle ossa che compongono lo scheletro, in cui l’architettura del tessuto osseo risulta alterata ed indebolita e pertanto aumenta il rischio di incorrere in fratture.
Si stima che in Italia ne siano colpiti quasi 5 milioni di persone, in gran parte donne e anziani e con l’aumento dell’aspettativa di vita anche gli uomini ne sono colpiti. Spesso, tuttavia, non viene diagnosticata né trattata in quanto non presenta alcun sintomo, A differenza di quello che comunemente si crede, infatti, è una condizione che non provoca dolore finché non si complica con una frattura.
L’osteoporosi può dipendere da molti fattori: età avanzata, menopausa, inattività fisica, carenza di vitamina D ecc.
Ricordiamo che l’osso è un tessuto vivo e complesso che si modifica continuamente e continuamente si ripara. Questa continua attività di trasformazione e rimodellamento ha lo scopo di rendere le ossa più idonee alle esigenze funzionali delle varie età.
Il calcio è il micronutriente più importante che interviene insieme al fosforo in questo rimodellamento continuo pertanto ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
Oltre al calcio altri due alleati preziosi sono il sole e la vitamina D. La vitamina D aiuta il corpo ad assorbire il calcio proveniente dai cibi ingeriti ed agisce nei processi di rimodellamento osseo. Per soddisfare il nostro fabbisogno di vitamina D è fondamentale l’esposizione alla luce solare, perché è grazie al sole che il nostro corpo è in grado di produrla.
Risulta quindi fondamentale sottoporre a esami di screening tutta la popolazione a rischio, così da individuare precocemente l’osteoporosi e iniziare il trattamento prima che insorgano complicanze e fratture.
Nei nostri Centri è possibile effettuare questo tipo di prevenzione per tutto il mese di luglio. Chiamaci allo 0975 74208
Con l’ingresso del mese di giugno ha preso il via la campagna di prevenzione del fegato con screening epatologici presso il Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica nei laboratori analisi di Padula, Atena Lucana, Olevano sul Tusciano e Piaggine. Grazie alle analisi delle transaminasi, bilirubina totale diretta e frazionata, gamma GT sarà possibile individuare probabili disfunzioni del fegato e di altri organi collegati.
Diagnosi, prevenzione e sensibilizzazione, come sempre, alla base del lavoro del Centro Analisi Biochimica: per tutto il mese di giugno sarà possibile sottoporsi allo screening dedicato all’epatologia.
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero telefonico e fax 0975/74208 – email: info@laboratoriobiochimica.it.
Ha preso il via la campagna di prevenzione del diabete presso il Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica nei laboratori analisi di Padula, Atena Lucana, Olevano sul Tusciano e Piaggine. Grazie alle analisi della glicemia, emoglobina glicata, insulina e indice homa sarà possibile individuare i casi di diabete non ancora diagnosticati per i quali è consigliata una visita dal medico e individuare i soggetti a rischio, che possono evitare la progressione verso la malattia adottando le giuste cautele.
Diagnosi, prevenzione e sensibilizzazione, come sempre, alla base del lavoro del Centro Analisi Biochimica: per tutto il mese di maggio sarà possibile sottoporsi allo screening dedicato al diabete.
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero telefonico e fax 0975/74208 – email: info@laboratoriobiochimica.it.
Continuano le iniziative volte alla prevenzione presso il Centro Analisi Chimico Cliniche “Biochimica” del dott. Virginio Albanese. Il mese di aprile è stato dedicato alla campagna di prevenzione della dislipidemia e cioè l’alterazione dei livelli ematici dei lipidi. Presso le sedi del Centro Analisi di Padula, Atena Lucana, Piaggine ed Olevano sul Tusciano sarà possibile effettuare, infatti, un controllo del colesterolo totale, dell’HDL, LDL e dei trigliceridi. Ne abbiamo parlato con il dottore Marco Cerone del Centro Analisi Chimico Cliniche “Biochimica”.
“La dislipidemia è un’alterazione dei livelli ematici dei lipidi – ha detto il dott. Cerone – i grassi ematici di comune interesse clinico sono il colesterolo, comprese le due frazioni associate alle diverse lipoproteine, HDL ed LDL, ed i trigliceridi. Esiste una correlazione tra dislipidemia e aterosclerosi, fenomeno patologico che consiste nella formazione di placche (placche aterosclerotiche) che occludono le arterie. Tali ostruzioni hanno un carattere instabile e possono liberare frammenti che, circolando lungo le arterie, possono occludere vasi di calibro inferiore causando problematiche ischemiche come ictus ed infarto in dipendenza della sede nella quale tale occlusione occorre. In particolare – ha continuato il dott. Marco Cerone – il colesterolo sembra essere il principale responsabile dell’insorgenza dell’aterosclerosi; infatti, la sua natura solida, cristallina, gli conferisce la capacità di depositarsi lungo le pareti delle arterie avviando il processo aterosclerotico. Va precisato che la frazione HDL, risulta possedere in tale ambito patologico, un ruolo protettivo; infatti è ampiamente riconosciuta la sua capacità di “pulizia” delle arterie attuata nel trasporto di colesterolo dalla periferia al fegato. I trigliceridi, invece, sembrano avere un ruolo di tipo indiretto nella patologia aterosclerotica; in particolare ad un’ipertrigliceridemia spesso si associa una diminuzione dei livelli della frazione HDL del colesterolo con conseguente riduzione dell’apporto protettivo che tale frazione opera“.
“Le cause della dislipidemia – ha concluso – possono essere suddivise tra la componente di tipo genetica, costituzionale, e quella di carattere ambientale, alimentare. Va precisato, e soprattutto per l’ipercolesterolemia, che quanto più importante è la dislipidemia tanto maggiore è il peso del contributo genetico, e tanto più relativo, se non addirittura irrilevante, risulta essere quello del fattore alimentare“.
“La Linea giusta è PREVENIRE”, con questo slogan continuano le iniziative di prevenzione promosse dal Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica in località Padula Scalo e nelle sedi di Atena Lucana, Piaggine ed Olevano sul Tusciano. Dall’8 marzo prossimo fino al mese di settembre, infatti, prenderanno il via diverse campagne di prevenzione rivolte sia agli uomini che alle donne di ogni fascia di età, i quali potranno rivolgersi per qualsiasi informazione a figure qualificate e specializzate nel settore. Il mese di marzo è dedicato ai programmi di prevenzione della tiroide rivolti alla donna e per l’uomo, invece, uno screening che mira al controllo della funzionalità prostatica. Il mese di Aprile è stato dedicato alla Dislipidemia, con un controllo del colesterolo totale, HDL, LDL e i trigliceridi. La prevenzione del diabete con esami della glicemia, emoglobina glicata, insulina ed indice homa è prevista per Maggio. Nel mese di giugno, al Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica si effettuerà uno screening epatologico , teso a verificare le funzionalità fegato. A luglio sarà la volta della prevenzione dell’osteoporosi con un controllo del calcio, della vitamina D e del fosforo, rivolta in particolar modo anche ai bambini. Lo screening delle malattie renali è previsto, invece, per settembre. “La prevenzione è oggi fondamentale innanzitutto per la salute della persona, e la diagnostica di laboratorio ha dato e può continuare a dare in futuro un contributo importante per la diagnosi precoce e lo screening di molte patologie. Già oggi – ha detto il titolare del Centro, il dott. Virgino Albanese – l’innovazione tecnologica in questo settore e nel nostro Centro Analisi Biochimica, ha permesso di avere esami sempre più precisi e meno invasivi con risposte più rapide ed efficaci, ma anche di realizzare una vera rivoluzione nel campo della biologia molecolare e della genetica”.
Il tumore al colon-retto è il secondo tumore più diffuso nelle donne, dopo quello della mammella, e il terzo negli uomini, dopo quelli del polmone e della prostata. Viene diagnostico sempre più precocemente, grazie alle campagne di screening.
Proprio per questo, il Centro Analisi Biochimica di Padula e Atena Lucana continua il suo programma di prevenzione e, nell’ambito di un importante progetto dell’ASL di Salerno, diventa l’unico laboratorio di riferimento dello screening per il Vallo di Diano quindi scelto come partner scientifico dall’Asl Salerno Distretto 72. Lo screening non ha alcuna scadenza e darà la possibilità di sottoporsi all’esame specifico del sangue occulto quantitativo nelle feci, senza affrontare alcuna spesa.
Lo screening è, quindi, gratuito e coinvolgerà innanzitutto il medico di base, che sarà il punto di riferimento dei cittadini per poter aderire alla campagna e sottoporsi al test del sangue occulto. Inoltre, sarà fondamentale la figura del dottore Riccardo Marmo, responsabile del servizio di gastroenterologia dell’ospedale di Polla.
A parlarci dell’iniziativa è la dottoressa Simona Avitabile del Centro Analisi Biochimica.
- Perchè ci si ammala di tumore al colon-retto?
“Oltre a fattori ereditari che possono favorirne l’insorgenza, studi epidemiologici e sperimentali hanno dimostrato che alcuni fattori ambientali, come lo stile di vita e l’alimentazione, sono associati ad un aumento del rischio”.
- Perchè aderire allo screening?
“In genere, il tumore al colon-retto si sviluppa molto lentamente a partire da piccole formazioni benigne, causate dalla proliferazione delle cellule della mucosa intestinale. E’ in questa finestra temporale che lo screening consente di fare una diagnosi precoce ed eliminare i polipi prima che abbiano acquisito caratteristiche pericolose. Inoltre, le correnti linee guida europee raccomandano il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci come test di screening di primo livello da eseguire su uomini e donne con età superiore ai 50 anni e periodicamente, previo consulto medico”.
Ascolta anche l’intervista a Giuseppe di Fluri, direttore sanitario del Distretto della ASL di Sala Consilina e Riccardo Marmo, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale “
Il Centro Analisi Biochimica si trova in Via Nazionale a Padula Scalo (tel. 0975/74028) e in Via Nazionale ad Atena Scalo (0975/71327).
fonte: ondanews.it
È il Centro Analisi Biochimica di Padula Scalo ad essere impegnato nelle analisi dei campioni per la prevenzione del carcinoma al colon retto, nell’ambito della campagna di prevenzione promossa dall’ASL di Salerno con la partecipazione attiva del Dott. Riccardo Marmo gastroenterologo e responsabile dell’Unità Operativa di Gastroenterologia presso l’Ospedale di Polla. Si tratta di una campagna che coinvolge direttamente i medici curanti chiamati a selezionare i pazienti nella fascia d’età tra i 50 e i 70 anni che necessitano di effettuare il test di controllo che, sarà effettuato presso il centro Biochimica.
I risultati saranno comunicati quindi al medico curante che potrà decidere se necessario l’ulteriore controllo presso l’Unità Operativa di Gastroeneterologia. Un’iniziativa che, attraverso una sinergia tra i vari esperti del servizio sanitario, viene incontro alle esigenze della cittadinanza stimolando la popolazione soprattutto verso la prevenzione, prima e fondamentale cura contro il tumore. È quindi partita la campagna permanente che consentirà non soltanto di diagnosticare preventivamente un tumore al Colon retto ma, laddove possibile, di evitarne l’insorgenza, come spiegato dallo stesso Dott. Riccardo Marmo.
fonte: unoTV